Emergenza coronavirus: Smart working

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Emergenza coronavirus: Smart working

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il lavoro agile rappresenta una misura di prevenzione per i datori delle attività ancora operative in quanto essenziali e l’unica modalità operativa per le attività sospese.

Per la durata dell’emergenza la modalità di lavoro agile “può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti”. Gli obblighi di informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile nei confronti dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) sono assolti in via telematica.

Ricordiamo allo smart worker che dovrà il più possibile tenere conto delle indicazioni avute durante la formazione specifica, rispetto ai rischi legati al lavoro a videoterminale di seguito riassunti:

  • rischi legati alla postura: cerchiamo di mantenere una postura corretta, con avambracci appoggiati al piano e spalle rilassate, rispettando 70 cm di distanza tra il volto e lo schermo, un tavolo stabile che permetta di appoggiare i piedi per terra.
  • rischi legati alla vista: cerchiamo di avere illuminazione naturale o artificiale sufficiente, regolando anche il contrasto del monitor.
  • rischi elettrici: facciamo attenzione agli strumenti che utilizziamo (cavi, ciabatte, periferiche…) e che i cavi non creino inciampo nella nostra abitazione
  • rischi informatici: facciamo particolare attenzione quando apriamo mail e clicchiamo su link che possano aprire la strada a virus e malware, aggiorniamo il nostro antivirus.

In caso di impiego di tablet e smartphone si raccomanda di:

– effettuare frequenti pause, limitando il tempo di digitazione continuata;

– evitare di utilizzare questi dispositivi per scrivere lunghi testi;

– per prevenire l’affaticamento visivo, evitare attività prolungate di lettura sullo smartphone;

– utilizzare l’auricolare durante le chiamate, evitando di tenere il volume su livelli elevati.

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