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1° MARZO 2019: m’illumino di meno

M’illumino di meno, la Campagna lanciata 15 anni fa dalla trasmissione Caterpillar e diventata “Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili”, quest’anno è incentrata sull’economia circolare, con l’obiettivo di promuovere il riutilizzo dei materiali, di ridurre gli sprechi. Ma le Piazze e i Monumenti e le case dei cittadini continueranno a spegnersi.

Quest’anno l’iniziativa, che si avvale da anni dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e della Presidenza della Repubblica, nonché delle adesioni di Senato della Repubblica e Camera dei Deputati, si svolge il 1° marzo 2019 ed è dedicata all’economia circolare.

L’imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose, perché le risorse finiscono, ma tutto si rigenera: le bottiglie dell’acqua minerale diventano maglioni; la carta di giornali ritorna ad essere carta di giornali; una cornetta del telefono diviene una lampada; i fanghi di depurazione si trasformano in biogas.

Da quando ha preso l’avvio “M’illumino di meno”, il mondo è cambiato. L’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso non esistono più. Ma spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità resta un’iniziativa concreta, non solo simbolica, e molto partecipata.

Si spengono sempre le Piazze e i Monumenti delle Città italiane (Torre di Pisa; il Colosseo; l’Arena di Verona), i palazzi simbolo d’Italia (Quirinale, Senato e Camera) e tante case dei cittadini. Si sono spenti per M’illumino di Meno la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna. In decine di Musei si organizzano visite guidate a bassa luminosità, nelle scuole si discute di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cena a lume di candela, in piazza si fa osservazione astronomica, approfittando della riduzione dell’inquinamento luminoso.

Secondo il Rapporto dell’UNEP “The Circularity Gap Report 2019” presentato all’annuale World Economic Forum di Davos (22-25 gennaio 2019), il mondo potrebbe evitare i rischi dei pericolosi cambiamenti climatici se implementasse velocemente le strategie di economia circolare.

L’economia circolare ha un messaggio profondo: le cose non finiscono mai. Ecco quindi che al “vecchio” Decalogo vengono affiancate delle proposte improntate sul focus tematico 2019:

Ri-uso;

Ri-creo Laboratori nelle scuole, inventiva per dare nuova vita agli oggetti;

Ri-passo in padella;

Ri-salto il risotto;

Ri-metto in tavola Una cena antispreco che svuota il frigo e finisce gli avanzi;

Ri-acchiappo, in Svezia lo chiamano “plogging”, corro o cammino e intanto raccolgo i rifiuti;

Ri-ciclo creativo, Ri-utilizzo, Ri-ciccio, in inglese si dice “upcycling”, utilizzo materiali di scarto, cose da gettare, per creare nuovi oggetti con un valore maggiore del materiale originale;

Ri-pesco, organizzo uno “swap party”, una festa in cui è possibile scambiarsi capi d’abbigliamento, accessori, cose;

Ri-vedo vecchi amici a una cena antispreco;

Ri-penso il mio stile di vita;

Ri-qualifico un quartiere. Sono il sindaco, lo posso fare;

Ri-lamo il parquet invece di cambiarlo;

Ri-fiuto la plastica;

Ri-spetto l’ambiente e le idee degli altri, anche se non spengono le luci per M’illumino di Meno;

Ri-spengo le luci. È M’Illumino di Meno.

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