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231 e “Whistleblowing”: Modifiche dal 15 luglio

Dal 15 luglio 2023 si applicano le disposizioni previste dal D.Lgs. 24/2023 “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali” ai soggetti del settore pubblico ed alle aziende del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di almeno 250 lavoratori, con l’obbligo di istituire canali di segnalazione interna.

L’obbligo sarà inoltre esteso, dal 17 dicembre 2023, alle aziende del settore privato con una media di almeno 50 lavoratori oppure rientranti nei cd. “settori sensibili” (servizi finanziari, prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, sicurezza trasporti, tutela dell’ambiente) oppure nell’ambito di applicazione del D.Lgs, 231/2001 e adottano modelli di organizzazione.

La mancata istituzione dei canali di segnalazione prevede sanzioni da parte di ANAC da 10.000 a 50.000 euro.

Le aziende del settore privato devono inoltre prevedere, nel sistema disciplinare adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001, sanzioni nei confronti di colore che accertano essere responsabili di ritorsioni o della mancata istituzione dei canali di segnalazione.

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